Immagini sistemate come un ritratto dell'autore che si pone difronte al suo specchio il quale diventa finestra da cui si osservano luoghi e personalità che formano l'obbligatorietà del tempo, ma anche la possibilità di porsi fuori dalla finestra e catturare tutte quelle vibrazioni espressive che celano profonde correnti di ansie e riflessioni.
(Angelo Minisci, 2016)