Lo sguardo “dentro” sollecita ad attraversare i “veli” dell’ apparenza, ad aprire una via, ad intravedere anche dove si ergono sipari, muri, ostacoli per la visione.
Allora nei pressi della vista panoramica di Bellosguardo che si apre verso la pianura, al di sotto della balaustra dalla quale si affaccia l osservatore per godere il paesaggio, Giovanni Bigazzi crea una visione “altra”.
Lungo il perimetro murario che delimita il parco, scendendo alcuni gradini ha immaginato una via d uscita “oltre” la porta in ferro serrata. L’ immagine fotografica applicata sulla superficie di quest’ ultima indica un’ apertura verso l’ esterno percorribile dagli occhi della mente.
Si presenta come un itinerario “altro” rispetto al cammino compiuto, invita lo sguardo a deragliare dalla consuetudine e, cosi in basso rispetto alla posizione elevata sul terrapieno di colui che osserva dall’ alto, propone un effetto di spaesamento mentre offre un’ulteriore possibilità quando sembra vanificarla, diventa una via utopica, ma capace di muovere al dubbio e all’interrogazione…
Tratto dallo scritto “L’ Essenza dello Sguardo”
Alessandra Scappini, Aprile 2002